Vicenda TARES, Regolamento spazzatura. Dopo il silenzio le scuse? Ma che.
I consiglieri di minoranza di “Grotte libera e solidale” si arrampicano sugli specchi e pubblicano alcuni dei verbali delle sette commissioni consiliari alle quali due di loro hanno partecipato per la stesura del Regolamento.
Nello stralcio di verbale pubblicato si legge infatti che “dopo un attento esame i componenti Liotta Liliana, Rizzo Salvatore e Puglisi Angelo, propongono all’approvazione del Consiglio comunale il Regolamento Tares che viene siglato da tutti i componenti in ogni pagina”
I consiglieri Todaro e Cutaia hanno siglato, cioè hanno firmato, pagina per pagina, ogni foglio del Regolamento TARES di Grotte, (Guarda le sigle dei 5 componenti della Commissione apposte lateralmente in ogni pagina del Regolamento) regolamento copiato per intero da quello di Viareggio e, al pari di tutti gli altri componenti della Commissione (Liotta Puglisi e Rizzo), non si sono resi minimamente conto di cosa stessero siglando.
Il fatto che Grotte libera e solidale volesse restare in regime di Tarsu anche per il 2013 non giustifica per niente il comportamento della Todaro e di Cutaia, che avevano il dovere, qualora li avessero visti, di segnalare agli altri componenti della Commissione tutti i “refusi di stampa” contenuti nel documento poi approvato dal Consiglio.
È il momento di chiedere scusa e di restituire ai cittadini anche i gettoni di presenza delle sette commissioni consiliari convocate per discutere di TARES, nonché i gettoni di presenza della seduta consiliare di approvazione del regolamento del 13 novembre.
E ciò sarebbe opportuno perché lo ripetiamo – i consiglieri comunali, per Statuto comunale, “rappresentano l’intera comunità, alla quale costantemente rispondono” e perché “Il Consiglio è l’organo di indirizzo e di controllo politico amministrativo..” ed esercita tutte le attribuzioni su molti atti, tra cui appunto i regolamenti… (artt. 11 e 8 Statuto Comunale Grotte).
Non avendo letto o avendo letto in modo parziale il regolamento – e non lo diciamo noi, ma i risultati che avete prodotto – non avete rispettato la comunità grottese, non avete esercitato la vostra funzione di controllo e, se avete un minimo di dignità, dovreste quantomeno restituire i gettoni di presenza percepiti per un lavoro svolto non con la dovuta diligenza.